La caduta delle foglie
- Data: 1897 circa
- Materia e tecnica: olio su tela
- Misure: cm 137x250
- Firma e scritte: firma in basso a destra “Lodovico Tommasi”
- Acquisizione: donazione dall’autore, 1898
- Inventario: 1957/507; 1991/1057
L'artista e l'opera
Il pittore livornese Lodovico Tommasi realizza quest’opera a circa 31 anni; da tempo ha affiancato alla carriera di violinista quella artistica, seguendo le orme del fratello Angiolo e del cugino Adolfo e giovandosi degli insegnamenti del pittore “macchiaiolo” Silvestro Lega. Oltre alla natura osservata dal vero e all’uso di veloci pennellate, quest’opera, di cui si conosce un disegno preparatorio (ora in collezione privata), risente del clima culturale vissuto negli anni ’90 a Torre del Lago (Lucca), con gli artisti riuniti intorno a Giacomo Puccini, come Plinio Nomellini: è un’anticipazione del paesaggio inteso come “stato d’animo”.
L'opera
Nella grande tela di formato orizzontale, Tommasi rende realisticamente un ampio scorcio di bosco di betulle, tagliato diagonalmente da una bianca stradina su cui procede sola una contadina durante una grigia giornata d’autunno. I massicci tronchi in primo piano scandiscono lo spazio e confinano sullo sfondo la piccola figura, che risulta immersa nel paesaggio costruito con rapidi tocchi di colore giocati su toni giallo-arancio e in cui al tappeto di foglie sul terreno si contrappone il disegno dei rami nudi contro il cielo. Tutta la composizione trasmette un sentimento di solitudine e malinconia.
L'opera e il Museo
Poco dopo la realizzazione dell’opera, è lo stesso Lodovico Tommasi a donarla al Comune, che la accetta con Delibera della Giunta del 24 giugno 1898. Da questo momento la grande tela è sempre stata inclusa nel percorso di visita del Museo civico anche nelle sue successive due sedi, dal 1950 a Villa Fabbricotti e dal 1994 a Villa Mimbelli.
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