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I musei civici aperti il 22 maggio, Santa Giulia, patrona di Livorno

Il 22 maggio si celebra Santa Giulia, patrona della città di Livorno.

I musei civici livornesi (Museo Giovanni Fattori e Museo della Città-Luogo Pio Arte Contemporanea) saranno comunque aperti al pubblico nei consueti orari.

Il Museo Fattori (via San Jacopo in Acquaviva 65) sarà aperto in orario 10.00 – 13.00 e 16.00 – 19.00. Info:0586-824607 e 808001; mail: infomuseofattori@comune.livorno.it

Il Museo della Città-Luogo Pio Arte Contemporanea (piazza del Luogo Pio) invece sarà aperto in orario 10-19. Info:0586-824551; mail: museodellacitta@comune.livorno.it

A seguire una ricostruzione della leggenda della patrona di Livorno, a cura dell’Arciconfraternita di Santa Giulia

SANTA GIULIA

Secondo la tradizione, elaborata da una Passio risalente al VII secolo, Giulia era una fanciulla cartaginese che, divenuta schiava, fu venduta a un commerciante di nome Eusebio, il quale ne aveva apprezzato le doti e le virtù dell’animo. Giulia soleva pertanto accompagnare il padrone negli impegni di lavoro e proprio durante un viaggio in Corsica, per ragioni di commercio, fu rapita da un uomo perverso e violento. I seguaci di costui condussero a terra la fanciulla, cercando di indurla a ripudiare la fede cristiana; ma, dato che i loro sforzi si dimostrarono vani, dapprima la sottoposero a torture e flagellazione, quindi la crocifissero. Subito dopo la morte della giovane avvennero vari miracoli e i monaci della vicina isola di Gorgona, avvisati in sogno dagli angeli di questa straordinaria vicenda, trasportarono il corpo della martire sulla loro isola.
Santa Giulia (dipinto originale)Nel racconto della Passio si trovano mescolati elementi di verità con altri frutto della fantasia popolare. Alcuni documenti più aderenti alla realtà storica ci inducono a pensare che Giulia fu uccisa a Cartagine, vittima della persecuzione di Decio (250-251). Probabilmente, in quanto civis romana, Giulia non subì il supplizio della croce, condanna a quel tempo riservata a chi non possedeva tale status, ma verosimilmente venne decapitata o uccisa con la spada. Quando i Vandali invasero l’Africa (439), distrussero Cartagine e provocarono la fuga di molti cristiani, le spoglie di Giulia giunsero in Corsica e alcuni secoli dopo, probabilmente nel 762, vennero definitivamente traslate a Brescia per volontà della moglie e della figlia di Desiderio, re dei Longobardi. E’ ragionevole presumere che la nave con le spoglie, prima di giungere a Brescia, sia approdata proprio a Porto Pisano (Livorno), dove infatti si ha notizia della diffusione fin dal IX secolo del culto verso la giovane martire.
La festa di S. Giulia, patrona di Livorno, si celebra il 22 maggio, giorno in cui, secondo i martirologi, ne sarebbe avvenuto il martirio.

Leggi di più su: http://www.santagiulia.org

 

 

MUSEO CIVICO GIOVANNI FATTORI • Via Sant Jacopo in Acquaviva 65 • 57127 Livorno • Copyright © 2019 – Tutti i diritti riservati