Giovanni Fattori Maestro della grafica – Esposizione temporanea di una selezione di opere grafiche del maestro livornese
Al secondo piano del Museo Civico Giovanni Fattori si arricchisce il percorso dedicato a Giovanni Fattori con l’esposizione temporanea di una selezione di opere grafiche del maestro livornese.
Nell’ ampia sala che ospita gli iconici dipinti con le battaglie risorgimentali di Fattori, resteranno esposti alcuni disegni e studi preparatori dei dipinti “Carica di cavalleria a Montebello” del 1862 e Assalto a Madonna della Scoperta del 1868, parte di un nutrito gruppo di annotazioni che il livornese realizzò prima delle stesure finali delle opere.
Mentre, un nuovo spazio è stato dedicato alle incisioni di Fattori, ritagliando la porzione di corridoio che collega la Sala delle battaglie con la sala dedicata alle piccole tavolette dipinte da Fattori, dando vita un piccolo studiolo delle acqueforti.
Il pittore livornese fu grande innovatore della tecnica incisoria in Italia cui permise di riconquistare una propria dignità dopo secoli che essa veniva vissuta come un arte minore, svincolandosi da effetti pittorici per riconoscere ad essa un’autonomia propria, raggiungendo alti livelli qualitativi e compositivi, tanto che lo studioso e collezionista Lamberto Vitali dichiarò:
“altri certo fu più esperto di lui, se per perizia s’intende sfruttamento paziente dei piccoli segreti della vernici e della morsura, ma nessuno del suo tempo disse una parola più definitiva, con una forza così rude e sincera”.
La selezione di acqueforti fa parte del corpus costituito da 156 fogli, proveniente dallo studio dell’Artista e acquistato dal Comune di Livorno presso l’erede universale Giovanni Malesci nel novembre del 1908.
La piccola selezione mette in mostra alcuni importanti brani con alcuni dei temi più frequentati dal maestro livornese, come i paesaggi naturali, gli animali e scene di vita dei soldati, oltre a loro anche una deliziosa incisione di Ulvi Liegi che mostra Giovanni Fattori immerso nel suo studio mentre sta incidendo una matrice che sarà utilizzata in seguito per la tiratura delle acqueforti.
