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Adolfo Tommasi

Livorno, 25 Gennaio 1851 - Firenze, 15 Ottobre 1933

Nasce a Livorno da una famiglia benestante. Si forma all’Accademia di Belle Arti di Firenze, ma presto si avvicina ai pittori “macchiaioli”, in particolare Silvestro Lega, che lo istradano a dipingere davanti alla natura.

Nel 1880 esordisce all’Esposizione di Belle Arti di Torino con Dopo la brina (1880, ubicazione ignota), che suscita dibattiti e polemiche per l’innovativa scelta del soggetto: un grande campo di cavoli. Da questo momento gli aspetti umili della natura, la campagna e le persone che la popolano diventano i suoi soggetti principali, indagati con sensibilità per gli effetti atmosferici e luminosi, resi con una pennellata veloce, che costruisce le forme attraverso colori accostati senza linea di contorno, anche se con attenzione ai dettagli, come in La raccolta delle olive (1894) e Nei campi (1995) qui in Museo.

Da fine ’800 a Livorno insegna disegno all’Accademia navale, decora ambienti e ville, anche con dipinti murali e arazzi, e dal 1903 collabora alla realizzazione della Sala dei Benefattori del Ricovero di Mendicità con alcune tele, tra cui Allegoria del lavoro (1905), ora in Museo.

Nella fase successiva utilizza nuove tecniche pittoriche, sperimentando insieme all’olio tempere e pastelli e ricercando nuovi effetti luminosi.

Espone molto: nel 1886 in diverse città italiane e anche alla Prima esposizione di Belle Arti in Livorno; nel 1889 all’Esposizione Universale di Parigi; nel 1893 alla Triennale di Brera di Milano dove è premiato con medaglia d’oro; dal 1895, e per altre 3 edizioni fino al 1905, alla Biennale di Venezia.

Muore a Firenze a 82 anni.

Le opere nella selezione Catalogo

La raccolta delle olive

Adolfo Tommasi

La raccolta delle olive

1894 circa
Allegoria del lavoro

Adolfo Tommasi

Allegoria del lavoro

1905
Adolfo Tommasi

Gino Piva, Ritratto di Adolfo Tommasi, olio su tavola, cm 61×51, 1920-22, sul retro “Ritratto del pittore Adolfo Tommasi (eseguito dal vero) / Olio di Gino Piva” (Livorno, Museo civico G. Fattori)

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Il Museo Fattori conserva 13 dipinti di Adolfo Tommasi:

  • Paesaggio, 1885 circa
  • Il fischio del treno, 1883 circa
  • Giornata piovosa, 1893 circa
  • La raccolta delle olive, 1894 circa
  • Nei campi, 1895 circa
  • Campagna toscana ? (attr.), 1900 circa
  • Allegoria dell’Educazione, 1904
  • Allegoria della Beneficenza, 1905
  • Allegoria dell’Industria (o Dialettica), 1904
  • Allegoria del lavoro, 1905
  • Ritratto di Augusto Rey, 1905 circa
  • Ritratto di Gaetano Bacci, 1905
  • Ritratto di Eugenio Sansoni, 1905

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