Benvenuto Benvenuti
Livorno, 5 Ottobre 1881 - Livorno, 15 Gennaio 1959
Nasce da un’umile famiglia a Livorno. Si forma qui con il pittore Lorenzo Cecchi, poi a Firenze all’Accademia di Belle Arti. Dal 1903 inizia un lungo rapporto con Vittore Grubicy De Dragon, teorico del “Divisionismo”, che diventa il suo punto di riferimento.
Sperimenta la tecnica “divisionista”, che cercava nuovi effetti luminosi con piccoli tratti di colori puri accostati, a cui rimane fedele tutta la vita, pur con qualche pausa e un cambiamento da una trama pittorica più mossa a pennellate sempre più nette e sottili, con colori saturi. Dal 1905 si avvicina alla cultura artistica europea, insistendo sugli aspetti decorativi, come in Villa al mare (1911) in questo Museo. Nel 1907 espone a Parigi al Salon des Peintres divisionnistes italiens, organizzato da Alberto Grubicy, fratello di Vittore.
Con la I Guerra mondiale è al fronte, poi deportato in Germania e liberato a inizio 1919. Nel 1920 muore Grubicy, di cui è erede. Negli anni successivi continua a esporre, soprattutto a Livorno alle mostre organizzate dalla galleria Bottega d’Arte e dal “Gruppo Labronico”, a cui aderisce, nato nel 1920 per raccogliere l’eredità di Giovanni Fattori e Mario Puccini.
Fin dagli esordi dipinge soprattutto paesaggi, spesso tornando sugli stessi temi, tra cui il cancello chiuso, il mulino, luoghi del territorio livornese, come qui Torre di Calafuria (1920?), e la vita contadina, come Il gregge abbeverato (1930 circa, Milano, Museo del Novecento).
Negli anni ’50 interrompe l’attività pittorica per una malattia agli occhi, che lo porta alla cecità. Muore a Livorno a 77 anni.
Le opere nella selezione Catalogo
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Il Museo Fattori conserva di Benvenuto Benvenuti, oltre a 3 disegni, 4 dipinti:
- Villa al mare, 1911
- Calafuria, 1920 circa
- Maternità, 1922 circa
- Ritratto di Pilade Garofano, 1940?