Enrico Pollastrini
Livorno, 15 Giugno 1817 - Firenze, 11 Gennaio 1876
Nasce da un’umile famiglia a Livorno, dove inizia la formazione con il pittore Vincenzo de Bonis, proseguita con Giuseppe Bezzuoli e Pietro Benvenuti all’Accademia di Belle Arti di Firenze, che lo nomina professore nel 1845 – assegnandogli nel tempo la cattedra di disegno e poi quella di pittura – e direttore dal 1867 al 1875.
In questo Museo è esposta una delle sue prime opere, un Autoritratto dipinto nel 1833, a 16 anni. Dopo alcune opere a soggetto biblico, nel 1840 realizza il suo primo quadro di “pittura di storia”, cioè raffigurante un fatto del lontano passato: La morte del Duca Alessandro de’ Medici (1840, Pistoia, Museo civico). Tra i dipinti a tema storico, riscuote grande successo all’Esposizione italiana di Firenze del 1861 il grande Gli esuli di Siena (1856), così importante per la nascita di questo Museo e ora perduto. La pittura di storia rimane una costante della sua attività, fino a pochi anni dalla morte, come dimostrano qui una serie di bozzetti del 1873 circa, tra cui Il cardinale Richelieu e la regina Maria Cristina di Savoia.
Si dedica però anche ad altri soggetti: scene “di genere” come qui Il gioco della buchetta (1873 circa); religiosi come Sacra Famiglia (1868, Montefalco, Perugia, Santuario della Madonna della Stella); fatti contemporanei come Una famiglia salvata dall’inondazione del Serchio (1845, Firenze, Galleria d’Arte Moderna); illustrazioni di testi letterari, come qui I novellatori del Decameron (1855 circa).
La sua pittura è tipicamente accademica, nel solco della tradizione cinquecentesca: capacità tecnica, fine disegno preparatorio, colori smaltati, accurati chiaroscuri, preciso modellato.
Sue opere sono a Livorno nelle chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Immacolata Concezione, 1857) e di Santa Maria del Soccorso (San Lorenzo che distribuisce in catacomba ai poveri i doni della Chiesa, 1862).
Muore a Firenze nel 1876; è sepolto a Livorno nel Famedio dei livornesi illustri a Montenero.
Le opere nella selezione Catalogo
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Il Museo Fattori conserva di Enrico Pollastrini, oltre a 113 disegni, ben 22 dipinti:
- Autoritratto, 1833
- Gli esuli di Siena (bozzetto), 1850 circa
- Armigero (studio), 1850 circa
- Testa di giovinetto (studio), 1850 circa
- Testa di vecchio (studio), 1850 circa
- Madonna (studio), 1855 circa
- Madonna, 1855 circa
- I novellatori del Decameron o Allegra brigata, 1855 circa
- Testa di San Lorenzo (studio), 1858 circa
- L’Angelo dei Sepolcri, 1870 circa
- Madonna col bambino, 1870 circa
- Il gioco della buchetta (bozzetto), 1873 circa
- Il cardinale Richelieu e la regina Maria Cristina di Savoia (bozzetto), 1873 circa
- Il cardinale Richelieu (bozzetto), 1873 circa
- La moglie di Burlamacchi e Cosimo I (bozzetto), 1873
- Morte di un Principe Sabaudo (bozzetto), 1873 circa
- Savonarola al letto di Lorenzo il Magnifico (bozzetto), 1873 circa
- Torricelli che fa gli esperimenti del barometro (bozzetto), 1873 circa
- Varchi che legge le sue storie a Cosimo I (bozzetto), 1873 circa
- Buoso da Duera (bozzetto), 1873 circa
- L’entrata del re di Danimarca in Firenze (bozzetto), 1873 circa
- Baccanale o Trionfo di putti, 1873 circa