Eugenio Cecconi
Livorno, 8 Settembre 1842 - Firenze, 19 Dicembre 1903
Nasce a Livorno da una famiglia benestante. Si laurea in Giurisprudenza a Pisa, parallelamente segue corsi di pittura a Pisa e con Enrico Pollastrini a Firenze, ma si dedica totalmente all’arte solo dopo la morte del padre nel 1865.
Parte volontario nella III Guerra d’Indipendenza del 1866, al rientro torna a Livorno. Frequenta la tenuta del critico Diego Martelli a Castiglioncello, punto di incontro dei pittori “macchiaioli”, grazie ai quali si dedica alla pittura della natura dal vero, resa con grande attenzione per la luce e sapienti capacità nel disegno.
Dal 1873 vive nella campagna pisana e si reca spesso in Maremma, seguendo la passione per la natura, gli animali e la caccia che è continuo stimolo per le numerose opere, come qui in Museo Bracchiere maremmano (1890).
Altro suo tema ricorrente sono le popolane e contadine, raffigurate con fedeltà ma senza fini di denuncia sociale, come Lavandaia (1880 circa, Firenze, Galleria d’Arte Moderna) e qui Cenciaiole livornesi (1880).
Dal 1877 abita a Torre del Lago (Lucca), poi dal 1881 a Firenze, ma rimane legato alla città natale dove nel 1886 espone con successo alla Prima esposizione di Belle Arti in Livorno.
Dal 1891 si dedica alla critica d’arte e alla scrittura di racconti, soprattutto di caccia, molti dei quali verranno raccolti nel volume postumo … Fra le carte di Eugenio Cecconi (Firenze, 1906).
Muore all’improvviso nel 1903, a 61 anni.
Le opere nella selezione Catalogo
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Il Museo Fattori conserva 2 dipinti di Eugenio Cecconi:
- Cenciaiole livornesi, 1880
- Bracchiere maremmano, 1890