Silvestro Lega
Modigliana (Forlì-Cesena), 8 Dicembre 1826 - Firenze, 21 Settembre 1895
Nasce a Modigliana, piccolo centro allora in provincia di Firenze (ora di Forlì-Cesena), da una ricca famiglia. Si forma a Forlì e poi a Firenze, dal 1843 all’Accademia di Belle Arti, dopo nello studio di Luigi Mussini, da cui apprende l’amore per la pittura del ’400.
La sua attività è fatta di tappe legate al rapporto con singole famiglie in piccole realtà. Tra 1855 e 1857 e nel 1870-71 è a Modigliana, dove realizza intensi ritratti della nobile famiglia Fabbroni. Dal 1860 è a Piagentina, nella campagna fiorentina, presso i Batelli, dove, colpito dalla natura e dalla luce, lavora con altri artisti “macchiaioli” e realizza importanti opere in cui alle “macchie” cromatiche accostate senza linea di contorno unisce i contrasti tra luci e ombre e la rappresentazione di scene quotidiane, come in Il canto dello stornello (1867, ora Firenze, Galleria d’Arte Moderna). Tra 1881 e 1885 è a Bellariva, vicino Firenze, presso i livornesi Tommasi; qui la sua tavolozza si fa brillante e smaltata, le forme costruite sempre più con la rapidità dei tocchi di colore che con il disegno, come si vede ancora in L’Arno presso Firenze (1887) in questo Museo. Infine, dal 1886 frequenta i Bandini al Gabbro, vicino Livorno, indagando l’intima essenza delle popolane locali, con ritratti vibranti e materici come Ritratto di contadina (1890 circa) qui esposto.
Nel 1886 partecipa alla Prima esposizione di Belle Arti in Livorno, con 5 opere tra cui La casa di Don Giovanni Verità (1885) ora in questo Museo. Nel 1889 è all’Esposizione Universale di Parigi.
Muore a Firenze a 68 anni.
Le opere nella selezione Catalogo
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Il Museo Fattori conserva di Silvestro Lega, oltre a 1 disegno, 3 dipinti:
- La casa di Don Giovanni Verità, 1885 circa
- L’Arno presso Firenze, 1887
- Ritratto di contadina (La scellerata?), 1890 circa