Telemaco Signorini
Firenze, 18 Agosto 1835 - Firenze, 10 Febbraio 1901
Nasce a Firenze da una famiglia agiata. Qui avvia gli studi letterari e parallelamente si dedica all’arte soprattutto col padre Giovanni, pittore granducale di vedute, seguendo dal 1854 la Scuola Libera del Nudo all’Accademia di Belle Arti.
Dal 1855 frequenta il Caffè Michelangiolo, luogo di ritrovo degli artisti e di dibattito sull’arte. Con i soggiorni a Venezia (1856 e 1858), e in Liguria (dal 1858) nascono i primi dipinti “macchiaioli”, caratterizzati da rapidi tocchi di colore affiancati senza linea di contorno e violenti contrasti tra chiari e scuri per rendere gli effetti di luce osservati dal vero, come in Bimbi al sole (1860 circa, Firenze, Galleria d’Arte Moderna).
Da questo momento la sua esigenza di rinnovamento, arricchita dalla visione di esempi della pittura Europea nei molti viaggi a Parigi e in Gran Bretagna, sarà costante e applicata a diversi temi, tra cui la storia contemporanea; il paesaggio, variamente affrontato e mai abbandonato negli anni; soggetti di denuncia sociale, come in La sala delle agitate nell’ospedale di San Bonifazio (1865, Venezia, Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro), esempio di crudo realismo; figure in interni; scorci urbani da Edimburgo, a Firenze, alla vicina Settignano come in Dintorni fiorentini (1880?) in questo Museo.
Espone molto in Italia, fino alle Biennali di Venezia dal 1897, e all’estero; le sue opere sono più volte premiate, come all’Esposizione Universale di Vienna dove ottiene una medaglia d’oro. Importante memoria del tempo, è autore anche di scritti come Caricaturisti e caricaturati al Caffè “Michelangiolo” (Firenze, 1893).
Muore a 65 anni.
Le opere nella selezione Catalogo
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Il Museo Fattori conserva 1 dipinto di Telemaco Signorini:
- Dintorni fiorentini, 1880 circa