Ulvi Liegi
Livorno, 11 Ottobre 1858 - Livorno, 14 Settembre 1939
Ulvi Liegi, anagramma di Luigi Moisé Levi, nasce da una benestante famiglia ebraica a Livorno, dove inizia a formarsi. Dai primi anni ’80 è a Firenze, frequenta l’Accademia di Belle Arti, ma anche pittori “macchiaioli” come Giovanni Fattori, e dipinge dal vero. Prosegue la formazione a Parigi (1886) e Londra, qui espone alla I Esposizione Italiana (Londra, 1888) e all’Esposizione Universale di Parigi (1889), ma il suo legame con Livorno si mantiene: nel 1886 è alla Prima esposizione di Belle Arti in Livorno ai Bagni Pancaldi.
Dopo un ulteriore periodo fiorentino (dal 1895) e un anno in alta Valsugana (1906), torna a Livorno nel 1908. Qui frequenta il Caffè Bardi, ritrovo degli artisti dal 1909 al 1921, continua a esporre e ferma in molte opere scorci della sua città. Vedute urbane e paesaggi caratterizzano tutto il suo percorso: i luoghi in cui ha vissuto sono descritti dapprima con rapide pennellate accostate, derivate da Fattori, poi con tocchi sempre più netti e corposi, colori puri dai toni squillanti e accesi, talvolta stridenti, e grande attenzione per la luce, come qui in Museo Il mercato centrale (1924) e L’interno della Sinagoga di Livorno (1935).
Dal 1921 è Presidente del “Gruppo Labronico”, nato l’anno prima per raccogliere l’eredità di Fattori e Mario Puccini, da poco scomparso. Dallo stesso anno espone alle Biennali romane (1921-25) e poi alla Biennale di Venezia (1928-36). Nel 1932 il Comune di Livorno gli conferisce la medaglia d’oro per l’attività di promotore culturale.
Nonostante questo, muore in miseria e solitudine a 80 anni.
Le opere nella selezione Catalogo
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Il Museo Fattori conserva di Ulvi Liegi, oltre a 1 puntasecca, 10 dipinti:
- Le piane belle, 1897
- Figure muliebri in giardino, 1905 circa
- Lago di Garda, 1914?
- Scalo Regio, 1922
- Il mercato centrale, 1924
- Pagliai, 1925
- Montenero – via del Governatore, 1926
- L’interno della Sinagoga di Livorno, 1935
- Porta Romana, 1936
- Fonte all’Erta – Villa Rasponi, 1937