Vittore Grubicy De Dragon
Milano, 19 Ottobre 1851 - Milano, 4 Agosto 1920
Nasce a Milano da famiglia nobile. Dal 1870 lavora a Londra come mercante d’arte contemporanea per una galleria milanese. Nel 1876 apre a Milano una sua galleria col fratello Alberto, alla quale si legano giovani talenti come Giovanni Segantini.
Si accosta alla pittura da autodidatta nel 1885. Soggiorna presso i laghi di Lecco e Maggiore, dipingendo dal vero la natura, suo soggetto preferito. Intanto comincia l’attività di critico e teorico d’arte, scrivendo articoli spesso sulle tecniche pittoriche.
Nel 1889 lascia la galleria e inizia a esporre. Nel 1891 è alla I Triennale di Brera, con cui si afferma il “Divisionismo”, corrente che cerca nuovi effetti luminosi con l’accostamento di filamenti di colori puri, da lui fortemente sostenuta. Nel 1897 è alla II Biennale di Venezia (alla quale partecipa continuativamente fino al 1910) con tre tele riunite per l’occasione in trittico, una rielaborazione che diventerà sempre più frequente, come in Poema invernale in 8 quadri (1894-97, ora Milano, Galleria d’Arte Moderna) e Alba di lavoro, La Vela, Alba di signori (1887-1910 circa) in questo Museo.
Dal 1898 si dedica quasi esclusivamente alla rielaborazione dei suoi dipinti, su cui sovrappone nel tempo strati di piccoli tocchi di colori.
Nel 1903 inizia una stretta corrispondenza col pittore Benvenuto Benvenuti, grazie al quale si avvicina a Livorno e ai suoi artisti e col quale sviluppa un legame tale da nominarlo erede del suo patrimonio.
Muore a Milano a 68 anni.
Le opere nella selezione Catalogo
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Il Museo Fattori conserva di Vittore Grubicy de Dragon 3 dipinti riuniti in trittico:
- Alba di lavoro; La vela; Alba di signori, 1887-1910 circa