Decapitazione di Ugo e Parisina
- Data: 1913 circa
- Materia e tecnica: olio su tela
- Misure: cm 90x100
- Firma e scritte: firma in basso a destra “Previati”
- Acquisizione: donazione da eredi Mascagni, data ignota
- Inventario: 1991/1149
L'artista e l'opera
Quando il ferrarese Gaetano Previati realizza quest’opera ha 61 anni circa, è un affermato pittore “divisionista”, cioè che utilizza filamenti di colori puri accostati, e ha già dedicato alcuni lavori alla tragica storia di Parisina Malatesta, fatta decapitare nel 1425 dal marito Niccolò III d’Este insieme al suo amante, il figlio di lui Ugo: illustrazioni per il melodramma Parisina di Domenico Tumiati (1901), un dipinto esposto alla mostra personale a Milano nel 1910. Nel 1913, chiamato dalla Casa musicale Lorenzo Sonzogno di Milano, realizza 5 tele, tra cui questa, per l’opera lirica scritta da Gabriele D’Annunzio, musicata dal compositore livornese Pietro Mascagni.
L'opera
Il dipinto evoca l’apice della tragedia: nel buio della cella, il boia solleva in alto la scure sui due amanti, abbracciati fino a fondersi in una macchia scura. Al di qua delle sbarre una donna (forse Stella dei Tolomei, madre di Ugo) è in ginocchio, disperata, con un braccio proteso in alto, mentre sulla destra un uomo che sta entrando si porta le mani al volto. Come spesso nella pittura di Previati, la scena non è descritta in modo realistico ma simbolico: i colori scuri, la scarsa definizione delle figure, semplici sagome nel buio, i pochi colpi di luce e la pennellata divisa contribuiscono a caricare di grande emozione il momento.
L'opera e il Museo
L’opera faceva parte della collezione di Pietro Mascagni. È stata donata successivamente, certamente dopo la scomparsa del musicista nel 1945 ma in un momento non ancora precisato, dalla famiglia al Comune per il Museo civico.
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