Il gioco della buchetta
o Ragazzi che giuocano alla buchetta
- Data: 1873 circa
- Materia e tecnica: olio su tela
- Misure: cm 31x40
- Acquisizione: acquisto da Carolina Palazzi, 1877
- Inventario: 1957/362; 1991/1141
L'artista e l'opera
L’opera, di datazione incerta, è stata realizzata dal pittore livornese Enrico Pollastrini nell’ultima fase della sua attività, a circa 55 anni, quando si dedica anche a opere con motivi leggeri, giocosi e allegri in cui protagonisti sono bambini colti nel vivo dei loro giochi, oppure putti impegnati in danze e musica, come qui Baccanale del 1873. Si tratta di un bozzetto, cioè di un dipinto di piccole dimensioni che serviva per definire la composizione e la disposizione delle figure, di cui però non è noto il relativo dipinto finale.
L'opera
Su un fondo quasi piatto costituito da tre fasce – quella superiore del cielo azzurro, quella centrale più ampia del muro bianco, quella inferiore marrone del terreno – si stagliano mossi e animati tre bambini vestiti in maniera popolare, con risvolti nei pantaloni e nelle maniche, a piedi nudi, attenti a guardare se una pallina scura entrerà in una buca scavata nel terreno. È il gioco della buchetta, per il quale il bambino a destra tiene strette nelle mani altre due palline. Il carattere di bozzetto è evidente nelle veloci pennellate usate per descrivere la scena e le figure, senza definire i dettagli.
L'opera e il Museo
Alla morte di Pollastrini l’11 gennaio 1876, il piccolo bozzetto passa alla signora Carolina Palazzi, erede testamentaria dell’artista, che aveva spesso ospitato nei suoi ultimi anni di vita. È lei a proporre l’opera insieme a molti altri dipinti e disegni al Comune di Livorno, che dopo una trattativa li acquista il 6 marzo 1877, due mesi dopo l’apertura della Pinacoteca civica nell’ex Palazzo Granducale.
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