Il mercato centrale
o Il mercato centrale
- Data: 1924
- Materia e tecnica: olio su cartone
- Misure: cm 35x49,5
- Firma e scritte: firma e data in basso a sinistra “Ulvi Liegi 24/5 agosto 24”
- Acquisizione: lascito testamentario di Giuseppina Bianchi, 1978
- Inventario: 1957/1677; 1991/1120
L'artista e l'opera
Il pittore livornese Ulvi Liegi (Luigi Moisé Levi) dipinge Il mercato centrale in vecchiaia, a 66 anni. Dal 1908 è nuovamente a Livorno, dopo aver vissuto a lungo fuori. Da questo momento si intensificano nelle sue opere gli scorci della città natale, con soggetti spesso ripetuti. Il Mercato delle vettovaglie è un tema su cui si sofferma più volte, sia quando è lontano e rientra a Livorno per brevi soggiorni, sia quando vi torna stabilmente, rappresentandolo da vari punti di vista ma sempre usando colori accesi e una sintesi descrittiva che restituiscono il brusio e il via vai della gente.
L'opera
Con colori brillanti e talvolta stridenti, stesi con svelti e corposi tocchi di pennelli che sintetizzano le forme, Liegi descrive la vitalità dell’interno del Mercato delle vettovaglie di Livorno: sullo sfondo i profili dell’architettura realizzata dall’ingegnere comunale Angiolo Badaloni, le insegne e gli ingressi delle botteghe, tra cui si riconosce una macelleria; al centro i banchi del Salone centrale, le merci esposte, la confusione delle persone che ordinano, vendono, comprano i prodotti; in primo piano, sulla destra, un “barroccio”, tipico carretto a due ruote.
L'opera e il Museo
Il mercato centrale, originariamente parte della collezione di Ferdinando Mazzini, è stato ereditato dalla vedova Giuseppina Bianchi, che lo ha destinato per lascito testamentario al Comune. Nel 1978 è quindi entrato insieme ad altre due opere di Liegi (Scalo Regio e L’interno della Sinagoga di Livorno) nelle collezioni del Museo Fattori. È esposto in una sala dedicata esclusivamente ai lavori di Liegi.
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