Un episodio della battaglia di San Martino
o Assalto a Madonna della Scoperta
- Data: 1868
- Materia e tecnica: olio su tela
- Misure: cm 175x410
- Firma e scritte: firma in basso a sinistra “Fattori”, firma e data in basso a destra “Gio. Fattori 1868”
- Acquisizione: acquisto, 1871
- Inventario: 1957/15; 1991/1026
L'artista e l'opera
L’artista livornese Giovanni Fattori realizza questo dipinto a 43 anni. Già nel 1861, visitando i luoghi delle battaglie risorgimentali, aveva dedicato degli schizzi alla zona di San Martino e in particolare della Madonna della Scoperta (Brescia), e poco dopo alcune opere come Battaglia di San Martino (1862 circa, Firenze, Galleria d’Arte Moderna). Torna sul tema per il Concorso Berti, bandito dal Ministero della Pubblica Istruzione nel 1866, con questa grande tela, realizzata con il contributo dei cittadini livornesi, presentata con il lungo titolo Un episodio della battaglia di San Martino. Movimento diretto da S.E. il generale d’armata Alfonso La Marmora presso la Madonna delle Scoperte, che viene premiata. Nel 1909, a un anno dalla morte di Fattori, è esposta alla sua mostra personale alla Biennale di Venezia.
L'opera
Il dipinto rappresenta un episodio della cruenta battaglia di San Martino (Brescia) durante la II Guerra d’Indipendenza (24 giugno 1859), cioè lo scontro fra l’esercito austriaco e quello piemontese – che ebbe la meglio – nei pressi del Santuario di Madonna della Scoperta. Fattori rappresenta simultaneamente, con cura per il dettaglio e macchie di colore accostate, ma con pennellate che si fanno più larghe e veloci sullo sfondo, due momenti: in primo piano lo Stato Maggiore dell’esercito piemontese che osserva il procedere dei rinforzi (l’artiglieria con i cannoni), decisivi per la vittoria; sullo sfondo, nei pressi della chiesa, la battaglia vera e propria.
L'opera e il Museo
Il dipinto entra nelle collezioni civiche nel 1871, dopo una lunga trattativa. Nel 1869 la direzione del giornale fiorentino «Il Costituzionale» invita il Comune di Livorno ad acquistare l’opera, ma senza esito, viste le scarse risorse comunali. Due anni dopo è Fattori stesso a riproporre l’acquisto, questa volta con successo: il 27 febbraio 1871 il Comune delibera di stanziare 1.800 lire da destinare in parte al Ministero della Pubblica Istruzione, secondo precedenti accordi, in parte a Fattori. L’opera è tra i 22 dipinti con cui inaugura il 14 gennaio 1877 la Pinacoteca civica nel Palazzo ex Granducale.
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