Vapore nel porto
- Data: 1915?
- Materia e tecnica: olio su tavola
- Misure: cm 28x16,5
- Firma e scritte: firma in basso a destra "M° Puccini"
- Acquisizione: donazione da Paolo Fabbrini, data ignota
- Inventario: 1957/502; 1991/1097
L'artista e l'opera
Il pittore livornese Mario Puccini realizza questo dipinto non datato intorno ai 45 anni. Dopo il ricovero prima all’ospedale civile di Livorno (1893), poi al manicomio di Siena (1894-98), seguito da un periodo di pausa dalla pittura e poi da una lenta fase di rinascita artistica, dal 1910 inizia il periodo dell’affermazione, con il successo tra i collezionisti che acquistano molti suoi quadri. Il porto di Livorno, con le sue barche, le vele, gli ormeggi, è uno dei luoghi della città che Puccini ama e rappresenta di più, riproponendolo con sguardo e scorci diversi su carta, cartone, tela e tavola.
L'opera
Con rapide pennellate cariche di colore corposo e una particolare inquadratura, ripresa dal basso verso l’alto e con taglio ristretto, Puccini raffigura la poppa di un grande piroscafo a vapore dallo scafo rosso e nero e dal comignolo fumante, che occupa buona parte della tela; a destra e a sinistra sono tre piccole imbarcazioni, tra cui due “navicelli” adibiti al trasporto delle merci; davanti, il mare increspato si colora di riflessi colorati; in primissimo piano, ravvicinato, una bitta a cui fissare i cavi d’ormeggio.
L'opera e il Museo
L’opera, già parte della collezione di Maurizio Boralevi, è entrata successivamente nella raccolta di Paolo Fabbrini, giornalista, proprietario e direttore del quotidiano «Corriere di Livorno», che l’ha donata al Comune di Livorno. Nel 1935 è esposta nella Sala livornese del Museo civico in Piazza Guerrazzi.
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