Villa al mare
- Data: 1911
- Materia e tecnica: olio e tempera su cartone
- Misure: cm 72x99
- Firma e scritte: firma e data in basso a destra “Benvenuto Benvenuti 1911”
- Acquisizione: donazione da Nella Bardi, 1976
- Inventario: 1991/1103
L'artista e l'opera
Il pittore livornese Benvenuto Benvenuti realizza quest’opera a 30 anni. Già dal 1905, introdotto dal suo maestro Vittore Grubicy De Dragon, disegna mobili e arredi ispirati ai movimenti internazionali del Liberty e della Secessione, cioè con sinuose forme curvilinee o elementi decorativi geometrici, per la ditta milanese Eugenio Quarti. Questo dipinto nasce invece dalla richiesta del poeta e amico Ettore Serra di ideare la residenza di famiglia in Versilia (poi non compiuta), ed è una delle prime opere in cui Benvenuti manifesta il suo interesse per l’architettura, a cui dedicherà altri dipinti e disegni.
L'opera
Abbandonato momentaneamente il linguaggio “divisionista”, per filamenti di colori puri accostati, sperimentato da inizio ’900, Benvenuti realizza questa facciata di villa non come un progetto architettonico, ma come una fantasiosa immagine di matrice secessionista, bidimensionale e priva di profondità, in cui un imponente edificio è impreziosito da eleganti aperture, decorazioni bizantineggianti e fasce dorate. Dominano l’attenzione per l’aspetto decorativo e la pressoché totale bicromia di bruno e oro, con il fondo occupato dalla sfera solare frammentata in un caleidoscopio di pennellate da cui partono lunghi raggi ondulati.
L'opera e il Museo
Il dipinto faceva parte della collezione di Bardo Bardi, figlio di Ugo, proprietario del noto Caffè aperto nel 1909 a Livorno in Piazza Cavour e divenuto punto di incontro e scambio per gli artisti fino alla sua chiusura nel 1921. Nel 1976 la vedova Nella Bardi lo dona al Comune di Livorno, che lo accetta con Delibera della Giunta del 1° marzo, primo dipinto di Benvenuti a entrare nelle raccolte civiche. Per il catalogo del Museo civico del 1994 è nella produzione dell’artista «un quadro eccezionale, forse il suo capolavoro».
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