Successo della prima visita in L.I.S. Il Museo Fattori apre un nuovo dialogo tra diversi linguaggi
Al Museo civico Giovanni Fattori, con la prima visita in Lingua Italiana dei Segni (L.I.S.), si è aperto, domenica 24 febbraio, un nuovo dialogo tra diversi linguaggi.
“Il silenzio del museo è pieno di vita e di relazioni: alla voce delle opere con il loro linguaggio visuale risponde la voce della lingua dei segni che ci guida. Non una traduzione ma, in diretta, un dialogo”.
Così il direttore scientifico dei musei civici livornesi, Paola Tognon, spiega il senso dell’appuntamento, organizzato nell’ambito del progetto educativo Nel/Col/Dal Museo civico Fattori di Livorno: opere, percorsi, link”. Al suo terzo anno di attività, dopo aver lavorato con centinaia di bambini, ragazzi e adulti, Nel/Col/Dal per la prima volta ha incontrato la L.I.S.
Un nutrito gruppo di partecipanti (sordi, accompagnatori, studenti dei corsi LIS, formatori, insegnanti) è stato guidato dalle operatrici di Nel/Col/Dal nelle sale di Villa Mimbelli ad osservare dipinti, per l’occasione messi in relazione con documenti e oggetti per conoscere artisti, opere, storie di lavori scomparsi o profondamente cambiati.
Il metodo multidisciplinare del Progetto Nel/Col/Dal continua così a declinare i propri contenuti per i vari pubblici: mantenendo sempre al centro l’opera d’arte, diventa momento di promozione della Lingua Italiana dei Segni, di inclusione e crescita, di sviluppo della accessibilità al museo e alla cultura.
L’iniziativa è curata dal Progetto educativo Nel/Col/Dal Museo civico Fattori di Livorno: opere, percorsi, link del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, responsabile prof. Antonella Gioli, in collaborazione con il Comune di Livorno e i Servizi educativi del Museo civico Giovanni Fattori. Si svolge nell’ambito del ciclo Gli incontri di Museia – Laboratorio di cultura museale sostenuto dal Ministero per i beni e le attività culturali per l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.
Nel video, l’operatrice di Nel/Col/Dal Museo Fattori illustra il quadro di Eugenio Cecconi, Cenciaiole livornesi, 1880, opera che ritrae un gruppo di popolane sugli scali del Vescovado, nei pressi della Fortezza Nuova.